AssoAmbiente

Comunicati Stampa

Il Presidente Chicco Testa interviene sulla polemica di Governo sui termovalorizzatori

“Realizzare l’economia circolare significa aumentare il numero degli impianti di gestione dei rifiuti, non diminuirli e soprattutto valutare concretamente e senza preconcetti le esigenze di gestione includendo tutte le opzioni previste a livello europeo, quindi non solo prevenzione e riciclo, ma anche includere termovalorizzazione per i rifiuti non riciclabili e la discarica per quanto non gestibile in modo diverso. Oggi si registra una drammatica carenza di impianti, anche di termovalorizzazione: ne servirebbero almeno una decina (come peraltro previsto dall’articolo 35 del cosiddetto “Sblocca Italia”) da collocare soprattutto nel Centro-Sud del Paese, in Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. E anche le discariche presenti sul territorio sono praticamente colme.

Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi europei (65% di riciclaggio, 10% discarica e 25% recupero energetico), servono impianti di recupero (di materia e di energia) capaci non solo di sostenere il flusso crescente di rifiuti ma anche di sopportare fasi di crisi dei mercati esteri (vedi blocco delle importazioni di alcuni rifiuti da parte della Cina), ma anche impianti di smaltimento finale, capaci di gestire i rifiuti che non possono essere avviati a recupero e gli scarti generati dal processo di riciclo.
Per realizzare gli impianti necessari occorre una legislazione stabile, efficace e semplice, tempi di autorizzazione rapidi, sistema di controlli uniforme, moderno e tempestivo.

Occorrono operatori industriali capaci di fare investimenti ed innovazione. Un contesto culturale non ostile e una classe politica capace di mediare il conflitto. Su alcuni flussi di rifiuti siamo all’emergenza: fanghi di depurazione, amianto, rifiuti pericolosi. Esportiamo circa 3 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, di cui 1 milione di rifiuti pericolosi, e circa 0,5 milioni di tonnellate di rifiuti urbani: un fenomeno in crescita, una assurdità ambientale ed economica. Negli ultimi tempi poi i prezzi di conferimento all’estero sono aumentati, ma in mancanza di impianti in Italia (sistema nazionale di impianti e stoccaggi allo stremo) si esporta per necessità e non più “per convenienza”, peraltro verso realtà industriali che in Italia non si riescono nemmeno a realizzare, ubicate in Paesi ritenuti da molti modello di sostenibilità ecologica (Germania e Svezia)”.
 

» 16.11.2018

Recenti

15 Giugno 2018
“Il mercato delle materie prime seconde nella Circular Economy”, Roma, 21 giugno
Ore 14.30, Sala delle Conferenze di FISE UNICIRCULAR (via del Poggio Laurentino, 11)...
Leggi di +
12 Giugno 2018
Anselmo Calò è il nuovo Presidente dell’Associazione dei demolitori di auto
L’elezione al vertice di ADA è arrivata al termine dell’Assemblea dell’Associazione che aderisce a FISE UNICIRCULAR. Primo obiettivo: “la costituzione di un tavolo della filiera presso il Ministero dell’Ambiente”...
Leggi di +
04 Giugno 2018
Andrea Fluttero alla guida del settore della raccolta, riuso e riciclo degli abiti e accessori usati
Obiettivi del nuovo Presidente del CONAU: la crescita di visibilità e fiducia dei cittadini per questo settore e le nuove sfide poste dal pacchetto sull’economia circolare...
Leggi di +
22 Maggio 2018
“I rifiuti sotto una nuova luce” la campagna FISE Assoambiente nelle scuole chiude con 26.000 alunni
Il Ministro Galletti: “Una risposta entusiasta che lascia ben sperare per il futuro”...
Leggi di +
10 Maggio 2018
FISE Assoambiente aderisce alla campagna “Let’s Clean Up Europe!” contro il littering
Appuntamento l’11 maggio nella Valle dei Templi di Agrigento...
Leggi di +
ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER
Inserisci la tua email
Iscriviti alla nostra newsletter
per ricevere gli aggiornamenti su AssoAmbiente
e altre utili informazioni
INSERISCI LA TUA EMAIL